Regole sulla gestione di un sito web

Essere titolarE di un sito internet presume la conoscenza delle norme che regolano LA PRIVACY E la SUA gestione.

Cronistoria sull’evoluzione di internet e delle norme legate ai dati di chi visita un sito web.

La Storia
  • Anni ’60 si inizia a parlare di creare una rete informatica che permettesse agli utenti di differenti computer di comunicare tra di loro.
  • 1981: Nasce in Francia la rete Minitel. In breve tempo diventa la più grande rete di computer al di fuori degli USA.
  • 1982: Definizione del protocollo TCP/IP e della parola “Internet“.
  • 1986: Sulla scia di Minitel in Italia dopo 5 anni di test, Videotel fu dichiarato servizio pubblico.
  • 1990: Nascita del protocollo HTTP e del linguaggio HTML.
  • 1991: Nascita del World Wide Web (www).
    Ecco il link alla “prima” pagina web http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html
  • 2000: Gli utenti di Internet sono 200 milioni.

Le Regole

Vista l’epansione degli utenti di internet, si rendevano necessarie regole definite volte a garantire diritti e doveri di tutti i fruitori della rete.
L’Italia per questo è sempre stata all’avanguardia.

Partita IVA

Sin dal 2001 è divenuta obbligatoria l’indicazione della partita IVA per i soggetti provvisti, quindi dal 2006 è stata meglio precisata la collocazione della stessa nella homepage anche nel caso vengano trattate solo informazioni aziendali o di carattere pubblicitario.

Dal 2009 le società di capitale devono indicare inoltre: l’iscrizione REA, il capitale sociale versato e se si tratta di una società a socio unico.
In caso di professionisti, viene richiesta l’indicazione del numero dell’iscrizione dell’ordine professionale.
L’omissione anche parziale di una delle voci suindicate prevede sanzioni da 258 a 2.065 euro.

Privacy

Per quanto riguarda la tutela della privacy degli utenti della rete, dal 2003 è necessario indicare in una pagina specifica, informazioni corrette sull’uso dei dati personali dei visitatori raccolti durante la navigazione delle pagine del sito.
In caso di omissione o di inesatta indicazione, sono previste sanzioni da 3.000 sino a 30.000 euro.

Il cookie è un meccanismo che permette al server di avere informazioni per identificare chi sta visitando un sito web.
Netscape lo utilizza per la prima volta nel 1994, per sapere se il sito era stato visitato da quel computer.

Oggi di fatto, attraverso i cookie, vengono memorizzate informazioni sulle abitudini e preferenze di chi sta navigando nel web.

Nel 2009 è stato definito l’obbligo di indicare in una pagina, le tipologie di cookies utilizzati nella navigazione delle varie pagine, specificandone la natura e la finalità.

Dal 2018 con l’introduzione del regolamento generale sulla protezione dei dati, in sigla GDPR, sono state stabilite regole più ferree per la gestione dei cookie e dei dati personali, regole che hanno subito ulteriori adeguamenti anche a giugno 2021 (nuove linee guida).

La violazione delle regole in materia di dati sensibili legata alla privacy e sull’utilizzo dei cookie prevede sanzioni pecuniarie, da 10.000€ sino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente per le imprese, oltre a procedimenti penali nei confronti dei trasgressori.